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Vendere un immobile è una cosa seria, serve competenza e metodo

Vendere un immobile è una cosa seria, serve competenza e metodo
vendere immobile

Oggi voglio rivolgermi a chi intende vendere un immobile per invitarlo a ragionare sul tesoro che ha tra le mani e offrire una piccola guida alla vendita di una proprietà.

In un mondo di chiacchiere diventa sempre più necessario parlare di cose concrete: è vero, in Italia siamo tutti commissari tecnici della Nazionale, Presidenti del Consiglio e anche agenti immobiliari, ma vendere un immobile è una cosa seria!

Una casa è un patrimonio, per acquistarla avete fatto sacrifici o li ha fatti qualcuno della vostra famiglia: affidereste mai i vostri risparmi a una qualsiasi banca online? Chiunque avesse una piccola somma opterebbe per l’istituto di credito migliore, e una proprietà immobiliare ha sicuramente lo stesso valore del denaro (se non più alto).

Ecco perché diventa importante affidarsi a chi gestisce le compravendite per professione. Un buon mediatore immobiliare agisce secondo un metodo preciso:

  • valuta il vostro bene;
  • lo colloca nella giusta fascia di prezzo, in modo da poter concludere un buon numero di appuntamenti e creare su di esso interesse;
  • raccoglie tutta la documentazione sull’immobile;
  • procede alla visura catastale storica e a quella ipotecaria.

Il mio consiglio è affidare tutta la documentazione al mediatore di fiducia e, se necessario, integrarla. La questione che mi preme sottolineare è che un buon mediatore si riconosce da un dettaglio: fa in modo che la trattativa sia vissuta in armonia. Serenità per chi vende ma anche per chi compra. Un mediatore competente fornisce al potenziale acquirente tutta la documentazione necessaria, affinché possa essere totalmente sicuro su quello che sta comprando al momento della proposta di acquisto, concludendo l’operazione nel migliore dei modi.

Le migliori trattative sono quelle che iniziano col piede giusto e questo comporta la massima soddisfazione per tutti gli attori coinvolti nella compravendita. In altre parole, “il benessere della trattativa”.

Roberto Sette